Pungitopo Ruscus aculeatus L.

Ljuba brank from sl, GFDL <http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html>, via Wikimedia Commons

 

E’ una monocotiledone appartenente alla famiglia delle Asparagaceae.

Pianta erbacea, perenne, sempreverde, cespugliosa è alta 20-80 cm con rami verdi ramificati nella parte terminale. E’ una pianta dioica, estremamente rustica, resistente al freddo e all’inquinamento. Spontanea del bacino del Mediterraneo, può essere facilmente trovata nel sottobosco fino agli 800 m. Il pungitopo ha rami terminali trasormati in cladodi coriacei. Le foglie, infatti, sono praticamente assenti, costituite da piccole squame che seccano precocemente alla base dei fillocladi. I cladodi sono quindi fusti appiattiti, hanno forma ovoidale e apice spinoso, sono persistenti durante l’inverno, hanno capacità fotosintetiche e assolvono le funzioni che normalmente hanno le

foglie. I fiori maschili e femminili sono situati sui cladodi, brevemente pedicellati hanno dimensioni di pochi millimetri. La fioritura avviene nel periodo invernale, i frutti sono bacche globose di colore rosso brillante, contenenti 1-2 semi. La droga è costituita dal rizoma che ha proprietà diuretiche. Per la presenza di ruscosidi il pungitopo ha una buona azione vasoprotettrice. Questa pianta viene chiamata comunemente pungitopo, piccasorci, asparago pazzo, erba cocca o linguetta. Il nome “pungitopo”, deriva dall’usanza contadina di proteggere le riserve alimentari dai topi con mazzetti di questa pianta. I germogli, raccolti da marzo a maggio, hanno sapore simile a quello dell’asparago, vengono lessati e usati per la preparazione di insalate amare e minestre.

(tratto dalla pagina: http://www.scienzenews.it/scienze/le-piante-di-natale.html)