Abete bianco Abies alba Mill. e Abete rosso Piceae abies (L.) H. Karst

L’abete è un albero resinoso di alto fusto, buono per le costruzioni, il cui tronco si innalza molto da terra. Il nome abete lo si vuole congiunto ad ab-eo = vado via, composto da ab, cioè “da”, e dalla desinenza costitutiva dell’antico participio presente del verbo eo = vado. Propriamente quindi è:albero che va, dal basso in alto. Un’altra interpretazione lo fa derivare da una radice abh =sgorgare, gonfiare, forse in relazione allo sgorgare della resina.

L’abete bianco è una conifera sempreverde a foglie aghiformi inserite a pettine sul rametto; l’abete rosso è anch’esso una conifera sempreverde a foglie aghiformi inserite a spirale sul rametto.

L’abete bianco è l’abies di Plinio e l’élate di Omero; per Teofrasto è l’abete femmineo. Esso ammantava l’Appennino ed i monti della Grecia, in particolare (Dante, Inferno XIV) la “montagna,che già fu lieta d’acqua e di frondi, che si chiama Ida”, ai piedi della quale sulle sponde del fiume Eptaforo si ergeva un abete di 230 piedi di altezza, rinomato per la sua dimensione colossale. Virgilio ci ricorda che nel 45 a.C. i Romani usavano portare in giro, durante le feste saturnali, un abete a significare la fine dell’inverno.

 

L’abete rosso l’albero di Natale per eccellenza. Esso abbondava nelle Alpi Marittime, Carniche, Rezie, ma era estraneo alle altre parti d’Italia. Presso i Germani, l’abete bianco è rimasto il re

incontrastato delle foreste di montagna. Nella loro lingua, tann (da cui tanne = abete) designava sia l’abete che la quercia, forse perché erano I dominatori della montagna e della pianura. In Svizzera e nel Tirolo il genio della foresta abitava in un vecchio abete, le cui invocazioni per essere lasciato in vita venivano sentite dai boscaioli intenti al taglio e questo faceva sì che i vecchi alberi venissero rispettati. In alcune località della Germania a Carnevale venivano percosse le donne con rami di abete affinché avessero bambini. In Italia si è diffusa la tradizione di addobbare l’abete con le truppe americane alla fine della seconda guerra mondiale. On Line sul sito: http://www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.40048d389a6de3b909e6/P/BLO B%3AID%3D1062