Le Collezioni

Il Percorso espositivo si articola in più sale. La prima è dedicata alla nascita dello Studium senese e vi sono esposti gli oggetti più antichi e preziosi per il loro valore documentario e simbolico. Nella seconda sono esposte testimonianze riferibile al Seicento. La terza è riservata alla consultazione dei documenti d’archivio. La quarta, dedicata al Settecento, ospita i registri delle ‘Rassegne’, gli appelli di presenza a cui erano obbligati gli studenti nel Settecento, le ‘ghiandine’, usate per sorteggiare le domande degli esami e la clessidra per controllare il tempo della relativa risposta.. La quinta ospita cimeli ottocenteschi, tra i quali spiccano quelli relativi alla battaglia di Curtatone e Montanara. La sesta, infine, è dedicata al Novecento e ai cambiamenti che, a partire dagli anni Sessanta, hanno portato alla nascita di nuove Facoltà e alla costruzione del policlinico universitario Santa Maria alle Scotte.

Il Tricolore del 1848

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Cimelio risorgimentale di straordinario significato: un tricolore italiano con la scritta GUARDIA UNIVERSITARIA e lo stemma dei Lorena, Granduchi di Toscana e membri della Casa Imperiale d’Austria. Leopoldo II, dopo aver acconsentito a inviare i propri sudditi a combattere insieme con Carlo Alberto di Savoia contro gli austriaci, tornò poi su posizioni reazionarie. Fortunosamente scampata alle ricerche della polizia granducale, la bandiera è oggi il solo tricolore con lo stemma austriaco.

L’Aula Magna

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Poiché l’aula magna del 1826 è di piccole dimensioni, nel 1939 su progetto di Piero Viligiardi e Guido Bonci Casuccini, ne fu costruita una molto più ampia. L’aula, con pareti e pavimento rivestiti di marmi e illuminata da otto preziose plafoniere di Murano, è la più importante sala di rappresentanza costruita secondo l’architettura razionalista ancora presente a Siena.

I registri degli studenti

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L’Archivio storico conserva i registri nei quali sono riportati i dati anagrafici degli studenti iscritti dal 1770 e le loro presenze alle “rassegne”, ovvero appelli che venivano eseguiti tre volte per ciascuna “terzeria”, cioè per ogni trimestre. Con l’Unità d’Italia le rassegne furono abolite e vennero adottati nuovi registri, nei quali sono riportati i risultati degli esami, e per ogni studente fu aperto un fascicolo personale.

L’Aula Magna storica

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La prima aula magna costruita nel palazzo dell’Università fu realizzata su progetto di Agostino Fantastici e inaugurata nel 1826. Nonostante la perdita di parte degli arredi, l’aula, grazie al cosiddetto “Banco dei leoni”, una sorta di lunga cattedra disegnata da Fantastici e decorata con due leoni intagliata, e agli stucchi d’ispirazione massonica, costituisce uno degli ambienti di rappresentanza più significativi di Siena.

Il labaro della Corda Fratres

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Nel 1898 a Torino venne fondata da studenti di idee internazionaliste e pacifiste la “Corda Fratres Federazione internazionale degli studenti”. Nel 1902 i “Cuori Fratelli” aprirono un “Consolato” anche a Siena dotandolo di un labaro con dipinta Athena. In anni di accesi nazionalismi la Corda Fratres ebbe vita difficile e con il Fascismo fu abolita. I labari dei consolati italiani furono quindi distrutti, a eccezione di quello conservato nell’Archivio dell’Università di Siena.

Il monumento a Giulio Bianchi

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Interessanti testimonianze della storia dell’Ateneo si trovano anche nel cortile del palazzo del Rettorato: tra questi, un piccolo monumento scolpito da Pietro Tenerani (Carrara 1789 – Roma 1869) in ricordo di Giulio Bianchi, maire di Siena negli anni del Governo francese e Governatore con la Restaurazione. Si tratta dell’unica opera conservata a Siena di questo raffinato scultore allievo e collaboratore del grande scultore danese Bertel Thorvaldsen.