Alloro Laurus nobilis L.

L’alloro è un piccolo albero o arbusto sempreverde dioico e poco longevo. La specie, appartenente alla famiglia delle Lauraceae, è originaria del mediterraneo ed oggi è una delle piante caratteristiche della macchia mediterranea. La sua chioma è piramidale folta e densa; il tronco è eretto e fortemente ramificato; la corteccia è prima verde poi nerastra o bruna. Le foglie glabre sono intere, coriacee, persistenti, aromatiche, alterne, raramente opposte o verticillate; queste sono brevemente picciolate e di forma ellittico-lanceolate con margine lievemente ondulato; la pagina superiore è lucida di colore verde scuro, quella inferiore più chiara verde opaco. I fiori peduncolati, bianco-giallastro e profumati, sono riuniti in piccole ombrelle all’ascella delle foglie. Fiorisce in febbraio-aprile. I frutti sono drupe ovoidali, aromatiche, nerastre che contengono un solo seme sferoidale, con due cotiledoni ricchi di sostanze grasse, giungono a maturazione ad ottobre-novembre. I frutti rimangono sulla pianta per tutto l’inverno, talvolta sino a primavera inoltrata, non è difficile vedere i nuovi fiori, a fianco delle vecchie drupe.

Etimologia: “Laurus”, assonante con il celtico lauer sempreverde e con il sanscrito daru albero, nome latino del lauro o alloro, pianta sacra ad Apollo; “nobilis”, nobile, riconoscibile, famoso, rinomato, eccellente.