Il Coro di Ateneo dell’Università di Siena celebra Charles Darwin

Il Coro di Ateneo aderisce al Darwin Day e il 20 marzo 2023 si esibirà per il celebre scienziato. Ci si potrebbe chiedere il motivo di questo accostamento: il canto e Darwin. In realtà, leggendo gli scritti dello scienziato che ha rivoluzionato le teorie evoluzionistiche, in particolare “L’origine dell’uomo e la selezione sessuale” (The Descent of Man, and Selection in Relation to Sex; 1871) si capisce l’importanza che Darwin attribuiva a musica, poesia e canto. La capacità di cantare è disseminata fra le specie, ma resta rara; fra i mammiferi è ancora più rara e fra i primati solo il genere Homo ha sviluppato questa capacità (forse posseduta già da Homo heidelbergensis). Secondo Darwin, per alcune specie, pensiamo agli uccelli, il canto ha fini di corteggiamento e di scelta sessuale, mentre per il genere Homo il canto agisce come “trasferimento associativo di affetti”. Sempre citando Darwin; “la capacità e l’amore per il canto non costituiscono nell’uomo un carattere sessuale”. Il canto ha un altro scopo: diventa quindi un’arte.

Non bisogna perciò rimanere sorpresi se il nostro Ateneo ha affidato le celebrazioni di Darwin anche al suo Coro, le cui attività sono finalmente ripartite nel settembre scorso, per volere dell’allora Magnifico Rettore Frati, sotto la guida di una delle scriventi (E.M.), che già ne aveva assunto la direzione negli anni 2006-2007.

Il Coro d’Ateneo nasce con il preciso intento di avvicinare le diverse componenti del mondo accademico mediante un’attività formativa e ricreativa insieme, capace di consolidare il senso di appartenenza alla nostra prestigiosa istituzione; il coro è, infatti, aperto alla partecipazione di tutta la comunità accademica (studenti e studentesse, personale docente e personale tecnico-amministrativo). Ad oggi il Coro dell’Università di Siena, ha già all’attivo alcuni concerti che hanno accompagnato i momenti istituzionali più importanti della vita dell’Ateneo. Il Coro dell’Università di Siena, il cui organico è strutturato secondo la formazione classica in soprani, contralti, tenori e bassi, studia e propone un repertorio vocale sia a cappella sia con accompagnamento strumentale, spaziando dalla lauda alla polifonia del Cinquecento, alla coralità romantica, moderna e contemporanea.

 

Elisabetta Miraldi e Giovanna Giorgetti