I tanti modi per orientarsi nel mondo universitario: anche i musei sono in gioco

Ai ragazzi e alle ragazze in età adolescenziale, già critica di per se per gli stravolgimenti ormonali e psicologici, viene incessantemente chiesto “cosa vuoi fare da grande”?

A differenza di qualche decennio fa, oggi sono molti gli strumenti che vengono messi in atto per orientare ragazzi e ragazze verso una scelta informata, incondizionata ma soprattutto consapevole.

L’orientamento universitario aiuta durante il percorso scolastico a capire cosa fare del proprio futuro dopo il diploma di maturità e lo fa mettendo in gioco personale qualificato, percorsi, progetti ed eventi che vedono come protagonisti attivi gli stessi studenti delle scuole.

Importanti sono i test di orientamento universitario psicoattitudinali, strumenti di autovalutazione che aiutano a capire quali sono le inclinazioni e predisposizioni e, quindi, per quale corso di laurea (e professione) gli studenti e le studentesse sono portati. I test servono anche a verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse.

L’orientamento generale si svolge durante gli open day nelle sedi universitarie o come formazione diretta negli istituiti scolastici secondari fornendo informazioni sull’organizzazione universitaria, i servizi offerti agli studenti (borse di studio, alloggio, mensa, trasporti), acquisizione di competenze trasversali o soft skills (attraverso corsi specifici o tramite la partecipazione ad attività parallele come teatro, sport, etc.). Oltre a questo, viene fatta una formazione disciplinare, solitamente organizzata per aree tematiche o da singoli dipartimenti, documentando i percorsi specifici e gli sbocchi lavorativi. Importante in questo percorso è il coinvolgimento di neo-laureati o giovani ricercatori per un confronto diretto peer-to-peer, nonchè di professionisti negli specifici sbocchi lavorativi, mettendo così in moto tutti i protagonisti della filiera orientamento-tutorato-servizi agli studenti-placement. Si aggiungono esperienze di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata alla metodologia di apprendimento del metodo scientifico. Per un quadriennio a partire da questo anno viene in aiuto all’Università il finanziamento PNRR (DM 934/2022) per la strutturazione di corsi per un “Orientamento attivo nella transizione scuola-università”.

Utili strumenti per una scelta partecipativa e consapevole sono i progetti i cui studenti delle scuole primarie e secondarie sono guidati da personale universitario e dai propri insegnanti a sviluppare delle idee, facendo esperimenti e attività pratiche e poi esponendo i propri elaborati in eventi pubblici. Ne sono esempi progetti in cui l’Università di Siena collabora attivamente con il Sistema Museale Universitario Senese (SIMUS) come il progetto “L’Educazione Scientifica per una Cittadinanza Attiva e Consapevole (ESCAC), e il Bright-Night/Notte dei ricercatori, dove il museo è fonte di ispirazione, sede di attività e consolidamento dei saperi. Come negli anni passati, i progetti già attivati in questo anno scolastico 2022-23 prevedono anche una selezione o contest con premi alle classi o scuole che presentano gli elaborati più creativi e originali.

Lucia Morbidelli, Delegata del Rettore all’Orientamento