La collezione di Muschi di Valenti Serini: revisione e restauro

Francesco Valenti Serini nacque in provincia di Siena (Villa a Sesta) il 3 giugno del 1795 e morì a Siena l’11 agosto 1872. Intraprese a Siena gli studi botanici sotto la guida del Professore Biagio Bartalini e si laureò in medicina. Dopo la laurea studiò a Firenze con botanici importanti come Targioni, Savi a Pisa, poi in altre città e infine a Bologna con il maestro Professore Antonio Bertoloni, l’autore della prima Flora Italiana. In questo periodo raccolse molte crittogame che nel 1850 donò all’Accademia dei Fisiocritici, della quale era stato fatto membro nel 1842.

Esercitò a Firenze la professione medica negli ospedali di Santa Maria Novella e di San Giovanni di Dio. L’esperienza ospedaliera fiorentina lo portò a constatare le atroci sofferenze dei numerosi intossicati da funghi e assai spesso dell’inutilità delle cure, che lo spinsero a tornare a Siena per dedicarsi allo studio dei macromiceti con un intento ben preciso: «permettere a tutti, pure “al volgo anche il più rozzo” di riconoscere i corpi fruttiferi eduli, da quelli velenosi».

Infatti a questo scopo allestì la particolare collezione di Funghi, in plastica di terra cotta, composta da 1854 esemplari: di cui 1619 a tutto rilievo e 235 ad altorilievo su 125 tavolette (cm. 25×20), gran parte a grandezza naturale e con un cartellino autografo, oggi esposta in una sala del Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici.

La collezione delle crittogame era stata allestita in gioventù e era composta da Licheni e Muschi. In particolare i muschi sono sistemati in modo caratteristico su basi di argilla, colorata di celeste, recanti un cartellino autografo con il nome della specie e i vari sinonimi. Da notare che non è mai indicata la località di raccolta e la data, questo evidenzia il particolare valore solo espositivo della collazione e non quello del ricercatore botanico. Come cita Arturo Nannizzi nel 1915, «della collezione crittogamica del Valenti non restano nel Museo dell’Accademia dei Fisiocritici che 130 esemplari [tra] funghi, licheni, muschi e epatiche». Dopo la revisione dei Licheni da parte di Loppi et al. (1995), è risultato che 95 sono le specie di licheni e la restante parte sono Briofite.

L’attuale revisione dei 34 modelli ha portato alla classificazione di 41 specie, di cui 2 Epatiche e 39 Muschi. Il lavoro è stato molto complesso, perché i campioni erano stati conservati in scatole e coperti da uno spesso strato di polvere. È da notare che 29 campioni su 34 hanno la seta e lo sporofito, un carattere di dettaglio importante al tempo per la classificazione delle crittogame. Inoltre sono stata rilevate 6 specie in più, di cui 2 epatiche non descritte da Valenti Serini.

Tale lavoro ha permesso di concludere la revisione della collezione di Crittogame di Valenti Serini e di poter rendere fruibile al pubblico ed esporre gli esemplari su gesso presso le vetrine del Museo di Storia Naturale l’Accademia dei Fisiocritici di Siena insieme ai Licheni.

Ilaria Bonini, Direttrice Museo Botanico