I nuovi orizzonti dei musei universitari

Cari lettori,
nello scorso mese di marzo, in pieno primo lockdown, scrissi sul numero 3 di questo magazine di come fosse importante, in periodi critici come questo, seguire delle regole e affrontare i problemi con profonda razionalità e metodo scientifico; uniche vie da seguire per adottare i giusti comportamenti, anche a livello personale.

Ad ogni azione corrisponde una reazione… può non essere soltanto l’enunciazione del III Principio della Dinamica, ma anche un modo di pensare: prima di agire valutare bene le conseguenze, perché ci saranno! La pandemia ci ha privato di tutti gli strumenti didattici e divulgativi tradizionali, ha costretto anche i nostri musei a adottare metodi e iniziative nuovi, per comunicare con pubblico e studenti. Molta attenzione però è stata posta affinché non si innescassero conseguenze negative, cioè non si ponesse ancora maggior distacco fra le persone e la realtà delle cose concrete. I musei del SIMUS, perciò non si sono fermati, hanno proseguito il loro lavoro in forma remota, dando sempre un ruolo preponderante alle attività partecipate, dove operatori museali e pubblico avessero sempre la possibilità di interagire. Un esempio di come il SIMUS e i suoi musei abbiano positivamente concretizzato il nuovo metodo è il Progetto ESCAC 2019-2020, travolto dalla pandemia quando era in piena esecuzione. I singoli progetti scolastici sono stati conclusi con l’aiuto delle piattaforme web, così come pure è stato possibile realizzare la giornata conclusiva nel mese di maggio, svolta tutta in remoto e con una meravigliosa partecipazione di docenti delle scuole e di emozionatissimi studenti, che con vari strumenti informatici hanno esposto i loro elaborati. Non è stato facile, in questa edizione, attribuire i premi ai più meritevoli. Purtroppo, non è stato possibile assolvere ad un altro dei principali appuntamenti: la Festa dei Musei Scientifici. In questo caso non sarebbe stato possibile raggiungere, con nessun ingegno, il livello di condivisione che comporta questa manifestazione e, nel profondo rispetto di questa fondamentale peculiarità, si è preferito rinviare.
A fronte della chiusura fisica dei musei, tranne una breve parentesi estiva, essi si sono offerti tramite il web, con alcune iniziative singole, e poi caratterizzando 10 appuntamenti di Virtual studium – “Il Sistema museale universitario senese al tempo del Covid”: incontri sui canali Instagram e Facebook dedicati alla divulgazione scientifica, poi ripresi su altre piattaforme. Anche i ragazzi del Servizio Civile hanno potuto proseguire il loro impegno nell’ambito del progetto Museum Angels Reloaded. Giovani in museo per una nuova cittadinanza attiva della cultura, preparando nuovi percorsi per un futuro che non potrà che essere migliore di questo presente.
Questo lungo periodo, forzatamente più sedentario, è stato poi proficuo per rinnovare alcuni aspetti normativi dei musei e del SIMUS stesso. Sia i primi che il secondo si sono infatti dotati di regolamenti moderni che li pongono in una nuova dimensione e sullo stesso livello, rispetto alle realtà culturali esterne all’università. I musei del SIMUS, con questi nuovi atti normativi, infatti, potranno far parte delle liste regionali e godere di tutte le opportunità offerte dalla Regione Toscana ai musei riconosciuti del territorio. Una innovazione strategica per la vita dei nostri musei universitari, che si riflette anche nel nuovo sito internet del SIMUS, che sarà a breve reso pubblico e che provvede alle molte e nuove esigenze di comunicazione web, rese pressanti da questo periodo pandemico, in cui molti contenuti sono affidati alla rete. In questi giorni è iniziata una nuova fase, quella delle vaccinazioni, sulla quale tutti contano per una completa risoluzione della pandemia. Facciamoci trovare pronti appena potremo ripartire, noi lo saremo!

Luca Maria Foresi
Presidente Sistema Museale Universitario Senese