I musei del SIMUS per Bright-Night 2020

 

Il 27 e 28 novembre è tornata la Notte dei Ricercatori, iniziativa promossa dalla Commissione Europea e spostata quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria.
La manifestazione in Toscana è stata denominata Bright-Night, che unisce l’acronimo “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research” (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca) con la parola notte, a significare la vittoria del sapere sulle tenebre dell’ignoranza.

Quella del 2020, nonostante gli sforzi e i tentativi di mantenere il format tradizionale, è stata necessariamente un’edizione digitale, in cui la tecnologia e la comunicazione multimediale hanno permesso il dialogo tra i ricercatori e il pubblico per far conoscere, attraverso un linguaggio semplice e accattivante, il grande lavoro che sta dietro le quinte dei laboratori, delle biblioteche, dei musei e degli spazi della ricerca dell’Ateneo.

Il Rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati, ha commentato con queste parole l’iniziativa: “Nonostante l’emergenza, e l’impossibilità di svolgere la Notte dei Ricercatori secondo il modello tradizionale, le ricercatrici e i ricercatori della Toscana hanno voluto ribadire che la ricerca non si ferma mai, nemmeno nelle condizioni più critiche. Piuttosto, c’è ancor più bisogno del loro impegno, della loro competenza e della loro passione per affrontare le sfide del presente e del futuro. E poiché è necessario il supporto di tutta la cittadinanza, anche in questo disastroso 2020 saranno disponibili a incontrare adulti, studenti e bambini e a presentare loro, con l’aiuto degli strumenti digitali ai quali ci siamo ormai abituati, le loro ricerche e i risultati del loro lavoro”.

Anche il Sistema Museale di Ateneo, come negli anni scorsi, ha partecipato a Bright-Night 2020 con una serie di iniziative con le quali ha reso partecipi i cittadini della ricerca che si svolge anche al loro interno.  

Queste le iniziative che i diversi musei del SIMUS hanno presentato.

  

Osservatorio astronomico

L’universo sul tuo schermo: visita virtuale all’osservatorio dell’Università di Siena

L’Osservatorio astronomico ha accompagnato i cittadini a vedere le stelle, con una diretta che è stata preceduta e seguita da un live online musicale e acustico organizzato dagli studenti dell’Ateneo senese, per non rinunciare ad un momento di festa e intrattenimento, elemento distintivo della Notte della Ricerca fin dalla sua prima edizione.

Una visita virtuale della cupola che ospita l’osservatorio astronomico dell’Università con la descrizione degli strumenti presenti e delle attività che vi si svolgono ha aperto il viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta delle meraviglie del cielo. 

 

Museo di Scienze della Terra. Cristalli da bere

“Agitato e non mescolato”: dal microscopio al bicchiere!

L’iniziativa del Museo di Scienze della Terra è nata da una semplice domanda: Vi siete mai chiesti cosa è disciolto nelle bevande che consumiamo quotidianamente al bar? 

Con grande fantasia i referenti del Museo lo hanno mostrato attraverso un breve video di presentazione e una serie di foto spettacolari, per colori e forme, ottenute fotografando i cristalli “da bere” al microscopio ottico a luce polarizzata, che i geologi usano solitamente per studiare i minerali. In questo caso, invece, i ricercatori si sono ‘divertiti’ a far evaporare aperitivi, vino e caffè: ciò che resta sono cristalli di varia natura, cristalli analoghi a quelli che costituiscono le rocce. Dal Gin Fizz compaiono cristalli di acido citrico. Dallo Spritz, come nel Limoncello, o in altre bevande alcoliche, compaiono cristalli di zucchero. Quando evapora il vino rosso si forma un deposito di sali, organizzati in aggregati “a rosetta”. Nei residui di caffè, invece, si osservano cristalli di caffeina, che ci dicono molto sulla natura di questa molecola organica, ma ben poco sul nostro futuro.

 

Orto botanico

Le piante: istruzioni per l’uso!

La biodiversità vegetale: dal coltivo al bosco, dal microscopico al paesaggio e varie applicazioni. Il progetto si prefigge di far conoscere al pubblico la biodiversità vegetale, dalle briofite alle piante a fiore. Vi illustreremo gli strumenti per lo studio e le applicazioni pratiche delle conoscenze teoriche botaniche, come ad esempio: la valutazione, il monitoraggio e il restauro degli habitat naturali, ma anche la quantificazione di servizi ecosistemici in contesti antropizzati, il ripristino di cave e la riqualificazione degli ambienti degradati, la riproduzione e la coltivazione di piante spontanee rare.

 

Museo Anatomico e Museo di Strumentaria medica

Cuore a pezzi: la ricerca e la didattica anatomica

Dalla collaborazione tra il Museo Anatomico Leonetto Comparini e il Museo di Strumentaria medica è nato questo evento che ha proposto un video sulla dissezione del cuore, momento fondamentale nella ricerca e nella didattica anatomica fin dal XIV secolo, e un video sulla storia della ventilazione meccanica, che ha mostrato come la ricerca scientifica, soprattutto in questi ultimi due secoli, sia venuta e venga in nostro aiuto per far fronte alle malattie e contribuire alla cura e all’assistenza del malato.

L’idea di un intervento sulla storia della ventilazione meccanica – un argomento che abbiamo tutti imparato a conoscere a causa alla pandemia da Covid 19 che sta imperversando sull’intero pianeta – ha preso spunto da una importante collezione presente al museo di Strumentaria medica, che oltre a un polmone d’acciaio comprende respiratori e ventilatori storici, precursori di quelli utilizzati oggi nei reparti di terapia intensiva dove vengono curati i malati di Covid-19. 

 

Collezione di Strumenti di Fisica

Radiolab, la radioattività che ci sfugge: alla scoperta di un nemico pericoloso e poco conosciuto

Nell’ambito della Collezione di Fisica l’attenzione è stata posta al Radon, un elemento poco conosciuto, che contribuisce alla radioattività naturale su cui si concentra da alcuni anni l’attenzione delle politiche di indirizzo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della Comunità Europea per le sue ripercussioni sulla salute. L’inquinamento indoor di radon ha rilevanza sanitaria e da anni in Europa si è intrapresa la strada di regolamentazione e controllo di questo elemento negli ambienti di vita e di lavoro. 

Qual è la consapevolezza della popolazione su questa importante questione? In occasione di Bright-Night 2020 è stato possibile scoprirlo attraverso i primi sondaggi realizzati dagli studenti che partecipano al progetto RadioLab, promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Inoltre il pubblico ha potuto scoprire cos’è il radon, perché è pericoloso, dove si trova in natura, perché può inquinare le nostre case, come diminuire la sua concentrazione. E soprattutto come si misura. Cosa sono e come funzionano i rivelatori passivi (dosimetri), come si arriva a determinare la presenza di questo sfuggente elemento radioattivo.

Infine, tra i tanti momenti live nell’ambito della Maratona della Ricerca Bright 2020 Vera Montalbano, direttrice della Collezione di Strumenti di Fisica, e Alessandro Marchini, direttore dell’Osservatorio astronomico, hanno parlato insieme a Lucia Morbidelli dei viaggi spaziali e delle nuove scoperte sull’universo in “Fantastici viaggi nello spazio: alla scoperta dell’universo!”.