Siena Darwin Day 2020: proiezione del film Creation

In occasione del Darwin Day 2020 l’Università di Siena propone il film Creation, diretto da Jon Amiel, nella sua versione in lingua italiana.

Concepito come contributo all’anno darwiniano 2009 nel 150° anniversario della pubblicazione dell’Origine delle specie e nel 200° anniversario della nascita di Darwin, il film non è stato proiettato in Italia in quanto nessun distributore italiano ha ritenuto interessante questo film, splendido ma evidentemente considerato di nicchia.

La pellicola si ispira al libro Casa Darwin scritto da Randall Keynes, pronipote di Darwin: una biografia intima dello scienziato, della piccola Annie e dell’intera famiglia Darwin, che offre un affresco colto e raffinato dell’Inghilterra vittoriana ma anche dell’incedere impetuoso in quella società della scienza e dell’industria e dei contrasti che certe idee, proprio come quelle «pericolose» di Darwin, hanno portato nelle coscienze dell’epoca.

La trama del film si sviluppa intorno all’affascinante intreccio tra gli sviluppi delle teorie di Darwin e lo svolgimento della sua vita familiare di possidente inglese, con l’amatissima moglie Emma e gli adorati figli, e in particolare la figlia primogenita Annie, che ha un ruolo particolarmente importante. È con lei infatti che Darwin fa i primi discorsi scientifici, quasi aiutandola ad abituarsi a ragionare scientificamente. Ma Annie morirà bambina, senza che le cure proposte dal padre abbiano effetto, lasciandogli addirittura il dubbio angoscioso che le siano state nocive. Tuttavia, è proprio il ricordo di questa a spingerlo ad andare avanti e a non avere paura di enunciare una teoria che modifica profondamente l’immagine del mondo e l’immagine della divinità.

Creation ci mostra Darwin in tutto il suo tormento che deriva dalla argomentazione delle sue idee e della sua teoria, che riassume con queste parole, a chiusura della sua opera più famosa, L’origine delle specie: «Probabilmente tutti i viventi che siano mai vissuti sulla terra discendono da una sola forma primitiva. Dalla guerra della natura, dalla carestia e dalla morte nasce la cosa più alta che si possa immaginare: la produzione degli animali più elevati. Vi è qualcosa di grandioso in questa concezione della vita, con le sue molte capacità, che inizialmente fu data dal creatore a poche forme o a una sola, e che, mentre il pianeta seguita a girare secondo la legge immutabile della gravità, si è evoluta e si evolve, partendo da inizi così semplici, fino a creare infinite forme estremamente belle e meravigliose».

Questa conclusione, densa di emozione per la bellezza del mondo, demolisce la fissità delle specie vegetali e animali che fino a quel momento era stata considerata come una verità inconfutabile. Le specie, dunque, si trasformano e derivano l’una dall’altra per mutazioni nei caratteri ereditari – un tema sul quale Darwin non poteva avere una visione chiara, perché la genetica si affermerà solo più avanti – che vengono vagliate dalla selezione naturale, ossia dalla «guerra della natura» che comporta necessariamente dolore, sofferenza e morte, non solo di individui ma addirittura di specie intere.

E – in un dialogo con Darwin, che questo intenso film suggerisce – si potrebbe aggiungere che l’uomo, prodotto meraviglioso anche se casuale dell’evoluzione, ha la capacità di comprendere tutto questo, mitigando la sofferenza con la sua scienza. E, soprattutto, ha la possibilità di non contribuire al male del mondo, di cui il male prodotto dall’uomo è ormai tanta parte.

Davide Orsini

Direttore SIMUS

 

Il programma del Siena Darwin Day 2020